domenica 9 settembre 2012

Il cavaliere oscuro: il ritorno

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Dark Knight rises - locandina wide - Batman su auto polizia
Girare un film di successo è un'impresa relativamente semplice. In fondo basta seguire i gusti del pubblico assecondando le mode, e spesso non serve nemmeno molta fantasia (vedi la serie Vacanze di Natale). Girare una trilogia, evitando di riscaldare la minestra, è invece molto più difficile.
E se si riesce a farlo imponendo originalità, uscendo dagli schemi, utilizzando uno stile narrativo in continua evoluzione... beh, in quel caso, tanto di cappello al regista-sceneggiatore.
Ma il Cavaliere Oscuro: il ritorno è il degno capitolo conclusivo della saga di Batman, secondo la visione di Christopher Nolan?

the Dark Knight rises - il Cavaliere Oscuro: il ritorno - il ritiro di Bruce di Wayne

Trama: sono passati otto anni da quando Batman, dopo essersi addossato la colpa della morte di Harvey Dent, è scomparso nella notte, inseguito dalla Polizia. Grazie a quel gesto Gotham è diventata una città libera dal crimine organizzato, ma a farne le spese sono stati il commissario Gordon, tormentato dal rimorso, e Bruce Wayne, che seriamente ferito nello spirito e nel corpo si è ridotto a vivere come un recluso nell'ala est della magione di famiglia, totalmente estraniato dal mondo, perduto nei ricordi e nell'attesa di una fine che non sembra decidersi ad arrivare.
In compenso è stato il tempo a raggiungerlo, presentando impietoso il conto del suo precedente stile di vita: l'uomo che era Batman ora si regge a un bastone, ed è visibilmente incanutito, molto più di quanto sarebbe lecito aspettarsi dalla sua età.
Nel mentre la Wayne Enterprises, causa investimenti in progetti non redditizi, attraversa una grave crisi finanziaria, e qualcuno già pensa di poterne entrare in possesso.
Ma le cose stanno per cambiare... l'incontro con una bella ladra e l'arrivo di un pericoloso terrorista spingono Bruce a farsi nuovamente vedere in giro, e a indossare la maschera dell'uomo pipistrello, anche se è palese che l'eroe si è consumato per sempre e, malgrado tutti i gadget ultratecnologici, non può che andare incontro a una tragica fine.

the Dark Knight rises - il Cavaliere Oscuro: il ritorno - Selina Kyle (Anne Hathaway)

I detrattori affermano che si tratta di un film pieno di incongruenze, vuoti narrativi, maldoppiato, con Batman che compare solo per pochissimo tempo e con attori non all'altezza, che specula in modo freddo e macabro sulle paure (terrorismo, crisi finanziaria, corruzione e mancanza d'ideali) che tormentano la moderna civiltà occidentale (e quella Statunitense in particolare). Alcuni sono arrivati a definirlo un prodotto volto a difendere il capitalismo, mentre altri affermano che il successo della pellicola deriva da un lavaggio del cervello mediatico dovuto alla massiccia campagna pubblicitaria.
La verità è un'altra.
Malgrado Dark Knight rises sia un film d'azione, caratterizzato da un ritmo narrativo molto serrato (i 165 minuti di durata volano via in un baleno) è, soprattutto, basato sui dialoghi (mai banali). Quindi oltre che lustrarsi gli occhi bisogna sturarsi le orecchie, e collegare il cervello. Non c'è nessun buco narrativo.
Ad esempio, se il dato personaggio in una scena si trova in una landa riarsa dal sole, e in quella successiva passeggia tra le nevi di Gotham, e la prima persona che incontra gli chiede "Dove sei stato NEGLI ULTIMI CINQUE MESI?" non significa che l'uomo sullo schermo possa teletrasportarsi, ma che tu, cara signorina della poltrona a fianco, devi cambiare fidanzato, perchè quello attuale non capisce 'na cippa.

the Dark Knight rises - il Cavaliere Oscuro: il ritorno - il pozzo

Nolan, per sua stessa dichiarazione, ha costruito un film basandosi sulle pellicole del cinema muto, dove per stupire e impressionare ci si poteva affidare unicamente alla grandiosità della fotografia. Strano a dirsi, in un film del genere gli effetti speciali influiscono solo in maniera marginale, e risultano essere quasi invisibili.
Tutto sembra verosimile, anche perchè, il più delle volte, è reale. Sono reali le 10.000 comparse allo stadio di football, è reale ciò che accade al campo di gioco, sono reali le 1.400 persone presenti nella scena della carica della Polizia, e quattro stuntmen sono realmente rimasti appesi con delle corde a una fusoliera d'aereo, per realizzare la prima sequenza d'azione del film. Il pozzo, e il sistema fognario di Gotham, sono stati costruiti all'interno di un gigantesco hangar, e persino il batwing è stato realizzato a grandezza naturale (passava  rasoterra, tra i grattacieli, sostenuto da un grosso camion dotato di braccio idraulico, poi cancellato digitalmente)... ma non sono queste le motivazioni che rendono il Cavaliere Oscuro: il ritorno un grande film.

the Dark Knight rises - il Cavaliere Oscuro: il ritorno - batwing

Lo è perchè ha tutti quegli elementi che in un'unica pellicola raramente convivono, e ancora più raramente in maniera così armoniosa, senza stancare e con un ritmo in continuo crescendo. E con dei colpi di scena, soluzioni originali, personaggi complessi (spesso più di quanto non si direbbe).
"Il Cavaliere Oscuro: il ritorno" non rende giustizia. E' in quel rises del titolo originale, termine così ricco di significati nel vocabolario anglosassone, che va ricercata l'essenza del film: il (ri)alzarsi, il sollevarsi, il sorgere (e lo splendere), l'innazzarsi. Anche quando ciò che si pensava di essere è destinato a finire, o a mutare per sempre in qualcosa che appare meno grande e meno bello, ma che può implicare un miglioramento per gli altri... e forse non solo per loro.

Ogni film della trilogia di Nolan, pur se legato agli altri, può essere guardato singolarmente, essendo costituito da una storia autoconclusiva. Questo terzo capitolo nel dettaglio appare più legato a Dark Knight... ed infatti ne condivide il titolo, anche se ogni cosa presente nella pellicola del 2008 viene ribaltata in rises.
Per non svelare dettagli della trama non è possibile aggiungere altro, se non che sarà tutta opera di un uomo che non è guidato dal caos e dalla lucida follia del Joker, ma che è l'incarnazione del male assoluto. Un seguace della Setta delle Ombre (come il giovane Bruce Wayne), così malvagio da essere stato scomunicato da Ra's al Ghul in persona.

the Dark Knight rises - il Cavaliere Oscuro: il ritorno - Batman Vs Bane

Il cast... Christian Bale veste i panni di Bruce Wayne. No. Christian Bale è Bruce Wayne. E Bruce Wayne è Batman. Non credo sia necessario aggiungere nulla, anche perchè ritengo che Bale sia convinto di essere Batman, e quindi non recita. Oppure è molto bravo, decidete voi.
Gary Oldman veste ancora una volta, credibilmente, i panni del tormentato commissario Gordon.
Anne Hathaway è bella, brava e atletica. Zompetta, saltella, picchia e flirta, ma non si avvicina nemmeno ai livelli di Michelle Pfeiffer in Batman Returns. Nolan lo riconosce, e per rispetto fa in modo che la Selina Kyle del suo film non venga mai chiamata Catwoman o Donna Gatto ma, e in una sola occasione, Gatta Ladra.
A Tom Hardy spetta l'ingrato compito di impersonare Bane, ingrato perchè l'aspetto dellla sua maschera lo obbliga a dover praticamente recitare con gli occhi. E con i muscoli. Un compito difficile ma che viene svolto con successo, anche se sfido chiunque a incontrare Tom per strada e riconoscerlo come Bane.
Joseph Gordon-Levitt è sempre credibile, sia come poliziotto "testa calda" che come investigatore.
Marion Cotillard è una ricca paladina dell'ambiente, socia in affari acqua e sapone di Bruce Wayne... non brilla, ma come scusante bisogna ammettere che il suo personaggio doveva essere proprio così.
Michael Caine fornisce una buona prova nell'interpretare, per la prima volta in modo drammatico e toccante, il fedele maggiordomo Alfred.
Morgan Freeman - rispetto al Cavaliere Oscuro - appare sottotono, ma ciò dipende probabilmente dal numero esiguo di scene in cui recita.

the Dark Knight rises - il Cavaliere Oscuro: il ritorno - Selina Kyle (Anne Hathaway) - la gatta ladra

La colonna sonora, composta dal solito grande Hans Zimmer (il Cavaliere oscuro / il Gladiatore / il Re leone / Pirati dei Caraibi / ecc.), è cupa e possente, perfetta per lo stile (e i tempi) della pellicola. Malgrado questo, è difficile che qualcuno, uscendo dalle sale, conservi impresso nella memoria uno dei temi musicali, e non per mancanza di bellezza, ma perchè risultano "fusi" con le immagini.

La leggenda finisce. Con un finale estremamente bello e originale, Nolan ha chiuso per sempre, e da vero signore, la sua trilogia su Batman. Non ha lasciato - contro ogni recente legge commerciale - spiragli per futuri seguiti. E anche se è probabile che da qui a dieci, quindici anni, la scarsità di fantasia porterà qualcuno a dirigere un nuovo film sull'uomo pipistrello, non ci sarà mai, mai più, un altro Cavaliere Oscuro.

Giudizio globale:voto AT ottimo


Le frasi:
"Calma dottore, non è tempo di avere paura. Quello arriverà più tardi." 

"Perché cadiamo?" 

"Non ti sei fidato di nessuno per tutto questo tempo."
"Ora mi fido di te."

"Lei è prezioso per me, come lo erano sua madre e suo padre. Avevo promesso loro che la avrei protetta. E non lo ho fatto."

"Avevo questa fantasia... un giorno l'avrei vista lì... lei non mi avrebbe detto niente, e io non avrei detto niente a lei, ma avremmo entrambi saputo che ciò significava che le cose erano andate come dovevano... Non ho mai desiderato che tornasse a Gotham. Ho sempre saputo che qui non c'era niente per lei, eccetto dolore e tragedie. Desideravo qualcosa di più per lei. E lo faccio ancora."

"Mia madre lo diceva di non salire in auto con strani uomini."
"Questa non è un'auto."

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