mercoledì 20 maggio 2015

Mad Max: Fury Road

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Mad Max: Fury Road

In un futuro non troppo distante le guerre hanno bruciato e consumato il pianeta, e ciò che ne è rimasto non è altro che una sconfinata landa desertica e desolata, infestata da saprofagi, cannibali e clan rivali pronti a trucidare e uccidere chiunque capiti a tiro. I rimasugli dell'umanità vivono ridotti in semi-schiavitù, all'interno di poche città stato, governate con il pugno di ferro da soggetti tutt'altro che raccomandabili, e il cui scopo non è certo il bene della comunità.
Dove non arrivano la barbarie e gli stenti, giungono il cancro e le mutazioni genetiche, tristi eredità delle testate atomiche e delle loro radiazioni, giunte a falcidiare in maniera indiscriminata i reietti e i potenti.

Mad Max: Fury Road

In questo mondo apocalittico vaga Max Rockatansky (Tom Hardy), ex poliziotto tormentato dai fantasmi delle persone che non è riuscito a salvare. Egli ritiene che la solitudine sia l'unica cosa in grado di attenuare il suo dolore. Un giorno, attraversando i territori appartenenti alla città stato di Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne) viene fatto prigioniero e destinato a essere una sacca (un donatore di sangue, sino alla morte) per Nux (Nicholas Hoult), un ragazzo di guerra dagli occhi azzurri, un pilota malato terminale deciso a entrare nel Valhalla compiacendo per l'ultima volta il signore della Cittadella. Nux dovrà intercettare la fuggitiva Imperatrice Furiosa (Charlize Theron) e riportare – illese – le mogli/schiave di Immortan Joe, le uniche in grado di dare alla luce bambini sani.

Mad Max: Fury Road

Il film è un action-movie vecchio stampo, realizzato con un alto budget (150 milioni di dollari, 150 volte quello del film originale, tenendo conto di 36 anni di inflazione), in cui il computer è stato usato in maniera molto minore di quanto sarebbe lecito aspettarsi: ipersaturazione dei colori, realizzazione della tempesta di sabbia, menomazione del braccio di Furiosa e cancellazione dei cavi di sicurezza degli stuntmen. Sì, stuntmen, perchè il film è anche stato girato alla vecchia maniera, con uomini in carne ed ossa che compiono acrobazie, guidano veicoli in modo spericolato, cadono ad alta velocità e via discorrendo.
Ma non ci si deve perdere in questo. Tralasciando il fatto che l'ambientazione post apocalittica possa piacere o meno, Fury Road è un poderoso esempio di come dovrebbe essere realizzato ogni film d'azione: due ore di inseguimenti, adrenalina, esplosioni non fini a sé stesse, con una trama che, seppur semplice e lineare, consente a dei personaggi complessi di compiere delle evoluzioni sensate, non volte al semplice colpo di scena di bassa qualità.

Mad Max: Fury Road

George Miller, già regista e autore dei primi tre film, ha realizzato qualcosa che in senso temporale si può collocare subito dopo gli accadimenti di Interceptor, ma che sotto il profilo qualitativo spazza via tutte le altre pellicole della serie. E non è una questione di budget o di strumenti tecnologici, si tratta di quello che sta sotto la polvere, il nitrometano e il rombo dei motori: la manipolazione dei disperati, il fanatismo religioso, il culto della personalità, l'imposizione della sofferenza come strumento di controllo delle masse (per mezzo del monopolio delle risorse primarie), la condizione femminile, la visione consumistica di ciò che resta della vita e del pianeta (meglio conquistare e consumare piuttosto che curare, sanare e far crescere), la ricerca della redenzione.

Mad Max: Fury Road

Fotografia sempre nitida e particolareggiata, con inquadrature in grado di restituire la grandiosità desertica di quella che dovrebbe essere l'Australia (trattasi in realtà, nel maggior numero delle scene, del deserto della Namibia). Colori ultrasaturi virati artificialmente verso i toni del giallo e del rosso, sino a modificare i toni dell'incarnato. La stellata ammirabile durante la notte della fuga lascia a bocca aperta, e fa sperare che non si tratti di un effetto speciale.

Mad Max: Fury Road

Bella la prova di tutto il cast, su cui spiccano la Theron (il suo personaggio è protagonista quanto lo è Mad Max, cosa deducibile anche solo da quel "Fury" del titolo), Hoult e Tom Hardy. E il confronto di quest'ultimo con Mel Gibson? Improponibile. Personaggio più complesso, più umano, più corroso dal mondo, meno giustiziere un po' opportunista... e meglio recitato.
Piccola nota: Megan Gale, famosa a fine degli anni novanta per essere la testimonial di una compagnia telefonica, compare come Valkyria in un cameo, facendoci dimenticare delle sue performances nei cinepanettoni di inizio millennio.

Buona la colonna sonora di Junkie XL, al secolo Tom Holkenborg, un mix di rock e metal (con belle variazioni verso altri generi, vedi We are not things e Mary Jo Bassa), che seppur in alcuni tratti possa apparire ripetitiva risulta perfetta per la pellicola e i temi trattati. Nel film alcuni brani vengono suonati da un singolare personaggio, un mutante cieco in tuta rossa e dalla chitarra lanciafiamme, sempre al seguito delle truppe di Immortan Joe.

Mad Max: Fury Road

Potrà benissimo essere che questo resti, per molto tempo, l'ultimo film della saga di Mad Max e, forse, l'ultimo vero film d'azione vecchio genere. Basterà che la gente lo snobbi, preferendo andare a vedere la pellicola dell'ennesimo supereroe dei fumetti, con i suoi finti super poteri, interpretato dal super belloccio di turno con la super pupa sexy al fianco. La differenza tra lo spessore dei personaggi della maggior parte di quei film e Fury Road sta in questa domanda: se vi svegliaste in un mondo apocalittico, in questo mondo apocalittico, con chi vorreste affrontare un'orda intenzionata a farvi a pezzetti? Con una mutilata in cerca di redenzione e un poliziotto tormentato dai fantasmi del passato, o con un paio di imbecilli con lo scudo di plastica e un martello di cartapesta?

Mad Max: Fury Road


Curiosità:

  • Si vocifera che per il ruolo di Max fossero inizialmente stati contattati Eric Bana e Sam Worthington, ma che né l'uno né l'altro siano riusciti a calarsi appieno nel personaggio.
  • È la seconda volta che Hugh Keays-Byrne interpreta IL cattivo in un film della serie Mad Max: in Interceptor ha prestato il volto a Toecutter.

Mad Max: Fury Road

Le frasi:

  • Il mio nome è Max. Il mio mondo è fuoco. E sangue.
  • Io sono colui che fugge sia dai vivi che dai morti.
  • Oh che giornata! Che splendida giornata!
  • Voi state confidando nella magnanimità di un uomo molto cattivo.
  • Cosa stai facendo?
  • Pregando.
  • Chi?
  • Chiunque stia ascoltando.
  • Io sono il guerriero della strada.
  • L'hai mai fatto prima?
  • Molte volte... ma ora guido una blindocisterna... non avrò mai un'occasione migliore!
  • Io vivo. Io muoio. Io vivo ancora!
  • Ammiratemi!!!


Giudizio globale:voto AT buono
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