sabato 26 settembre 2015

Il buio si avvicina

Condividi & Commenta

Il buio si avvicina (Near dark), datato 1987, è il secondo film della regista Kathryn Bigelow, innovativo (per l'epoca), pieno di buone idee, ma afflitto da una sceneggiatura a tratti zoppicante, scritta a quattro mani dalla stessa Bigelow e da Eric Red.

Una piccola cittadina sperduta tra i campi dell'Oklahoma non può offrire molti divertimenti per i giovani, e così Caleb (Adrian Pasdar), il figlio del veterinario, passa le serate fumando e bevendo birra con i suoi amici. Una notte il gruppo vede uscire dall'emporio Mae (Jenny Wright), una bella e strana ragazza che, nonostante il freddo, mangia un gelato in maniche corte e che sembra stia aspettando qualcuno. Senza esitazioni Caleb le si avvicina e in qualche modo, pochi minuti dopo, i due si trovano diretti verso il parcheggio delle roulotte dove Mae al momento risiede...


La ragazza però si comporta in modo sempre più strano: sembra attratta dal suo accompagnatore, ma lo allontana con decisione ogni volta che questi le si avvicina, parla come se dovesse vivere per sempre, spaventa gli animali, è più forte di un uomo e ha una paura folle dell'alba. È stata Mae a proporre a Caleb di offrirle un passaggio e quando lui, vedendola terrorizzata, fermerà il furgone in aperta campagna, a pochi minuti dal sorgere del sole, chiedendole un bacio per ripartire, lei lo morderà sul collo e fuggirà a piedi.
Abbandonato anche dal suo mezzo di trasporto e febbricitante, Caleb si trascinerà verso casa, ma in vista della fattoria del padre verrà trascinato in un camper dai finestrini oscurati e rapito...


Con Il buio si avvicina Kathryn Bigelow frantuma la visione classica del vampiro solitario in abito elegante, dai canini appuntiti, rintanato durante il giorno in una bara nei sotterranei di un ameno maniero: le sue creature della notte sono nomadi che vivono in gruppo on the road, annoiati, armati e violenti. Trascorrono il giorno dormendo in camere di motel, in magazzini abbandonati o all'interno di veicoli, e in caso di estrema necessità possono muoversi anche di giorno. Al calare del sole non si mettono alla ricerca di signorine illibate da mordere sul collo, ma cercano di adescare vittime da trucidare, ognuno con una propria tecnica, e il più delle volte col sadismo del gatto che gioca col topo. Molti degli elementi comuni alla letteratura classica dei succhiasangue (croci, collane d'aglio, paletti di frassino, acqua benedetta) vengono ignorati o annullati. Le pistole del capo vampiro Jesse (Lance Henriksen) per esempio hanno incise sull'impugnatura due croci...


Nel Dracula di Bram Stoker l'amore e la passione erano la causa della perdizione: il Conte rinnega Dio perchè sua moglie credendolo morto si suicida (commettendo peccato mortale e condannandosi alla dannazione), e questi - secoli dopo - seduce e quasi trasforma Mina. La Bigelow ai medesimi elementi di base (l'esitazione e la riluttanza di Mae verso Caleb ricordano quelli del Conte nei confronti di Mina) aggiunge moralità e speranza nella redenzione terrena (Dracula viene liberato dalla maledizione a costo della vita e della perdita dell'amore ritrovato). La vampira texana inizialmente non tocca Caleb perchè prova qualcosa per lui... ma la sua insistenza la spinge a morderlo, nella speranza che lui sopravviva e di riuscire a trasformarlo in un suo simile. Il suo morso però, anche se maledetto, non sembra alterare le qualità morali del ragazzo... e se è vero che questo diventerà un problema per entrambi, lo è anche il fatto che lentamente la trascinerà vicino al confine che separano le tenebre dalla luce (a questo fa riferimento il Near dark del titolo). Caleb, pur scivolando verso la dannazione, sembra rimanerne appena fuori mentre Mae con il suo viso angelico resta una spietata assassina... chi trascinerà chi oltre la linea dell'ombra?


Buona la caratterizzazione dei membri del branco e le prove recitative: oltre al già citato ultracentenario Jesse e a Mae, troviamo Diamondback (Jenette Goldstein), la spietata e gelosa donna del capo, Severen (Bill Paxton), uno psicopatico violento e sanguinario, e Homer (Joshua John Miller), un vampiro dall'aspetto di un ragazzino, personaggio ispirato chiaramente a quello di Claudia di Intervista col vampiro (il libro uscì nel 1976), anche se molto più volgare e meno profondo.

Sulla fotografia non c'è nulla da ridire: benché il film sia girato per buona parte di notte le immagini appaiono nitide, con colori ben contrastati e con un ridotto rumore di fondo. L'illuminazione degli attori e degli ambienti è stata resa in modo da convincere lo spettatore che non si tratti di proiettori da studio ma di naturali luci notturne (fari delle automobili, lampioni, luna, ecc.). Non sarebbe male se parecchi degli attuali registi e responsabili della fotografia, con tutti i loro ammennicoli digitali, imparassero qualcosa dalla Bigelow e da Adam Greenberg.

La colonna sonora interamente strumentale e non proprio memorabile, composta dai Tangerine Dream, ha nel tema di Mae la traccia migliore.

Il trailer italiano non lo inseriamo per il semplice motivo che è realizzato malissimo e svela metà della trama, finale compreso. Pessima anche la locandina realizzata per il nostro paese, in cui Severen viene raffigurato come una sorta di zombie privo di un braccio.


Curiosità:

  • La parola "vampiro" non viene mai pronunciata nel film;
  • Lance Henriksen, Jenette Goldstein e Bill Paxton hanno fatto parte del cast di Aliens, diretto nel 1986 da James Cameron, che ha sposato la regista nel 1989;
  • Poco prima di entrare nella stazione degli autobus Caleb passa davanti a un cinema nel quale stanno proiettando Aliens – Scontro finale;
  • In Terminator, Bill Paxton interpreta un punk al quale il cyborg prende i vestiti. L'avventore del bar con il quale Severen (Bill Paxton) se la prende per primo ha interpretato il motociclista che viene costretto, in Terminator 2, a consegnare i vestiti al T800;
  • In Terminator 2 Jenette Goldstein interpreta la sfortunata madre adottiva di John Connor;
  • A Michael Biehn, il soldato venuto dal futuro per salvare Sarah Connor in Terminator, era stato proposto il ruolo di Caleb, ma lui rifiutò perchè riteneva che la sceneggiatura avesse delle evidenti carenze;
  • James Cameron ha dato alcuni suggerimenti a Kathryn Bigelow per la realizzazione di Near Dark.

Errori:
  • L'uomo che tiene le redini del cavallo che Caleb fa vedere a Mae non è Adrian Pasdar, ma un addestratore di mezza età;
  • La station wagon marrone che esplode in una delle scene finali è filoguidata... i cavi sono stati montati sul lato inquadrato dalla cinepresa, anzichè su quello nascosto dalla parte del ciglio strada;


Le frasi:
  • Voglio farti vedere una cosa.
  • Che cosa vuoi farmi vedere?
  • La notte.
  • E che cosa c'è da vedere?
  • È così buia...
  • Questo è sicuro!
  • ...ma anche luminosa, tanto da abbagliarti...
  • Non ho mai incontrato una ragazza come te.
  • Non esistono altre come me.
  • Guarda lassù!
  • Ci sono le stelle.
  • La vedi quella... la luce emanata adesso da quella stella impiegherà miliardi di anni per arrivare fino a noi. Sai perchè non hai mai incontrato prima una ragazza come me? Perchè io sarò ancora qui quando la luce di quella stella raggiungerà la terra. Fra miliardi di anni.
  • Papà, c'è Caleb...
  • Era ora che tornasse a casa!
  • Papà... sembra ammalato, guarda!
  • Possiamo fare quello che vogliamo... fino alla fine dei tempi.
  • Solo il bicchiere
  • Solo il bicchiere... non vuole la sua birra?
  • Beviamo direttamente alla fonte.
  • Non sopporto quando non si lavano! [Non sopporto quando non si rasano]
  • Ma che diavolo volete?
  • Soltanto un altro po' del tuo tempo... suppergiù quanto ti resta ancora da vivere.
  • Quanti anni hai?
  • Beh mettiamola così, ho combattuto per il Sud...
  • Per il Sud?
  • ...e abbiamo perso.
  • Sei caldo... la tua pelle è calda...


Giudizio globale:
giudizio: discreto
Tags: , , ,

0 commenti:

Posta un commento

 
  • logo1
  • logo2
  • logo3
  • logo4
  • logo5
  • logo6
  • logo7
  • logo8
  • logo9
  • logo10

Ars Cinema

Le tue opinioni sono importanti! Lascia un commento, soprattutto se non sei d'accordo con quanto trovi scritto in questo blog. I commenti contribuiscono a migliorare e far crescere Ars Cinema. Ovvio che anche i suggerimenti sono preziosi... forza!
Copyright © Ars Cinema | Designed by Templateism.com