domenica 6 marzo 2016

Runner Runner

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Richie Furst (Justin Timberlake) è un broker rovinato dalla crisi finanziaria che, dando fondo ai suoi risparmi, si è iscritto all'Università di Princeton. I risultati scolastici sono eccellenti, ma per riuscire a pagare le ingenti tasse il giovane non trova di meglio che pubblicizzare tra gli studenti del campus siti di gioco d'azzardo on-line, dai quali riceve una percentuale per ciascuna giocata.

La cosa non viene molto gradita dal Rettore, che gli intimerà di piantarla subito o venire cacciato... e cosa potrebbe mai pensare allora il nostro brillantissimo studente, ben conscio che vincere denaro tramite il gioco d'azzardo sia più difficile che venire colpiti da un meteorite? Ovvio, giocarsi tutti i soldi su un sito di poker (il Midnight Black). Manco a dirlo, nel tempo che serve a bersi un paio di birre il pollastro verrà completamente "ripulito".


Dopo essersi accertato della subìta truffa, tramite una particolare analisi effettuata con le apparecchiature dell'università (?!?), il nostro escogiterà un altro piano geniale: prendere un aereo per il Costa Rica e conferire direttamente con Ivan Block (Ben Affleck), il proprietario del sito truffaldino. Il galantuomo, dopo essere stato informato di quanto accaduto, di certo lo dovrebbe ringraziare e rifondere del maltolto e, d'altra parte, se la gente perdesse la fiducia in un dato sito di scommesse, quello sarebbe destinato a chiudere nell'arco di breve tempo.


Per avvicinarsi a Block, Richie dovrebbe riuscire ad essere invitato a una delle sue esclusivissime feste, e per farlo il protagonista non fa altro che chiederlo alla mai vista prima Rebecca (Gemma Arterton), donna / braccio destro del boss, la quale ovviamente, dato che non intende perdere tempo, acconsente subito. Nel mondo reale il poverino sarebbe stato trasformato in una pignatta umana o, nella migliore delle ipotesi, sarebbe stato allontanato a calci dai buttafuori...  ma qui no! Sciocchini, non avete notato che il personaggio è interpretato da Justin Timberlake? Uno che è abituato a fare i milioni e far perdere la testa alle donne sin da quando saltellava qua e là canticchiando bye bye bye assieme ai suoi quattro compari!


Invito alla festa, breve discorsetto a Ivan Block, che ringrazia e fa allontanare a forza il rompiscatole... e il giorno dopo Richie si ritrova con un lavoro retribuito con uno stipendio a sette cifre senza dover fare fatica... proprio come Justin Timberlake nel mondo reale.


Quando le cose sembrano andare alla grande, per Richie e per i suoi amici, questi verranno a scoprire diverse cose inquietanti e l'FBI, che vorrebbe tanto la testa di Block, inizierà a minacciarli in maniera non molto velata. Dicevamo di "scoprire"... perché forse negli Stati Uniti è normale che al primo pinco pallino offrano lavori strapagati, e per svolgere solo attività legali per giunta.


La pellicola, malgrado il cast e il soggetto interessante e attuale (gioco d'azzardo, paradisi fiscali, movimentazione di capitali tramite la rete, truffe on-line, ecc.) si perde in ingenuità, nella mancanza di tensione (che per un film che dovrebbe essere drammatico è un problema serio)... e in personaggi che non funzionano. Il protagonista è un poco di buono, lo si capisce subito, ma viene fatto sembrare uno dei geni più stupidi della storia di Hollywood. A livello morale scivola sempre più verso il basso e si arriva a sperare che all'FBI si rompano le scatole di aspettare, perdere informatori, vedere trasferiti miliardi di dollari e facciano una carneficina. Purtroppo non accade.


Funzionano meglio i personaggi della Artenton e di Affleck, belli, equivoci e tentatori. Come già detto non ci siamo per tutti gli altri, prendiamo ad esempio il padre di Richie: se devi soldi a ogni allibratore e ad ogni casinò degli Stati Uniti, e ti hanno pure pizzicato a smerciare denaro falso, col cavolo che te ne vai in vacanza all'estero... nel migliore dei casi ti ritrovi in sedia a rotelle con le braccine e le gambine spezzate. Altro esempio? L'agente Shavers dell'FBI (Antony Mackie) viene a sapere della scomparsa della sua "talpa" dal protagonista: che credeva, che questi per giorni non avesse più dato sue notizie perché molto sbadato?


Bella la fotografia, curata da Mauro Fiore, anche se è sempre afflitta da un rumore molto marcato, persino nelle scene girate in pieno sole.

In breve: Tenete le vostre aspettative molto basse, chiudete gli occhi in merito alle varie pecche sparse qua e là e potrà intrattenervi per un'ora e mezza, prima di finire nel dimenticatoio.



Curiosità:
  • tra i produttori del film troviamo anche Leonardo DiCaprio.
  • con il termine Runner Runner nel poker Texas Hold'em si identifica un grosso colpo di fortuna: riuscire a fare colore con l'ultima carta.

Le frasi:
  • Cinque minuti, solo cinque minuti con il Signor Block...
  • ...e io vorrei solo finire sulla copertina di Vogue, ma non succederà, purtroppo...
  • Magari sì!
  • ...è vero, è più probabile.
  • Quella vocina che stai sentendo adesso nella tua testa non è la coscienza, è paura.


Giudizio globale:
giudizio: accettabile
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